Hummus: con due “m”, mille varianti e un cuore cremoso
In origine è una parola araba ḥummuṣ (حمص) che significa “ceci”. Ma nel nostro vocabolario culinario, hummus è ormai sinonimo di una crema vellutata, saporita e versatile. Una di quelle preparazioni che sa adattarsi, trasformarsi, sorprenderti ogni volta, pur rimanendo fedele a sé stessa.
La regola d’oro? Scriverlo con due “m” hummus perché con una sola, “humus”, si finisce nel terriccio!
Tradizionalmente, l’hummus si fa con ceci, tahina (pasta di sesamo), limone e aglio. Ma la bellezza di questa ricetta sta nella sua capacità di evolvere senza perdere l’anima.
Oggi ti porto tre versioni che amo: una con cannellini, una con gli anacardi e una classica con ceci ma con un twist speciale.
Frullare gli anacardi con il lievito alimentare, il succo di limone, il porro, un cucchiaio di olio extravergine di oliva e un pizzico di sale integrale.
Ingredients
1tazza di anacardi (ammollati)
1cucchiaino di lievito alimentare
1cucchiaino di succo di limone
1pezzettino di porro
olio extra vergine di oliva de la Dogaressa
Directions
1
Mettere gli anacardi in ammollo per 30 minuti.
2
Frullare gli anacardi con il lievito alimentare, il succo di limone, il porro, un cucchiaio di olio extravergine di oliva e un pizzico di sale integrale.
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