Joyce Andrade

San Nicola e gli stivali che profumano di dolcetti

6 DICEMBRE

Si narra che nella notte tra il 5 e il 6 dicembre San Nicola si metta in viaggio per venire qui giù da noi. Cavalcando di stella in stella un maestoso cavallo bianco porta doni e dolciumi che lascia dentro le scarpe dei bambini o fuori dall’uscio di casa per annunciare che il Natale sta arrivando.

San Nicola in particolare dona mele, simbolo dell’albero della conoscenza, noci in quanto frutti che richiedono un certo sforzo per raggiungere la polpa e dolcetti al miele o farina bianca.

Chi era San Nicola?

San Nicola era un vescovo medico, rappresentava l’unione tra oriente e occidente, ma anche tra nord e sud Europa. San Nicola è conosciuto da Bari a Trieste, fino alla tradizione in Olanda e oltre.

Svolgeva la sua opera in Oriente, andando di paese in paese, laddove c’era bisogno, curando le persone. Fu un santo “viaggiatore”, che ebbe nella sua vita un amore particolare per i bambini.

Proponiamo un racconto da leggere ai bambini nella notte tra il 5 e il 6 dicembre, tratto dal Progetto Rudolf Steiner.

“Nel lontano oriente viveva un uomo molto buono, il vescovo Nicola. Un giorno sentì dire che lontano, in occidente, c’era una grande città dove tutti gli uomini pativano la fame, perfino i bambini piccoli.

Chiamò allora tutti gli abitanti della città e chiese loro di portargli i migliori frutti dei loro orti e dei loro campi.

Questi tornarono poco dopo con grossi cesti pieni di mele e di noci, sacchi di grano dorato per fare la farina, pane bianco e dolcetti al miele. Il vescovo Nicola fece caricare tutto su una nave.
Era una nave imponente e maestosa, blu come il cielo, ed aveva una grande vela bianchissima che splendeva sotto i raggi del sole. Iniziarono il viaggio verso occidente, e il vento si mise subito ad aiutarli, soffiando sempre nella direzione giusta. Ci impiegarono sette giorni e sette notti, e quando giunsero alle porte della città stava calando la sera. Per le strade non si vedeva anima viva, ma qua e là brillava qualche lucetta alle finestre. Il vescovo Nicola bussò ad una di esse. In quella povera casetta viveva una mamma coi suoi cinque bambini. La donna, sentendo bussare, disse ai figlioletti di andare ad aprire la porta, pensando si trattasse di qualche poverello bisognoso di ospitalità.

I bambini obbedirono, ma non trovarono nessuno; anche la mamma venne a controllare, e poi tornarono tutti insieme a casa. Vicino alla stufa a legna la mamma aveva messo le scarpine dei suoi bimbi ad asciugare, perchè nel pomeriggio erano andati a far legna nel bosco. Rientrando in casa, sentirono tutti un delizioso profumino provenire proprio dalla stufa, si avvicinarono e trovarono le loro scarpe traboccanti di noci, mele rosse, mandarini, pane e dolcetti al miele. E lì vicino c’era anche un grande sacco pieno di chicchi di grano. Tutti poterono finalmente mangiare, ed i bimbi crebbero sani e vivaci.

Così San Nicola ogni anno, nel giorno del suo compleanno, si mette in viaggio per venire da noi. Monta sul suo cavallo bianco e cavalca di stella in stella, e porta ogni anno i suoi doni per ricordare ai bambini che presto sarà Natale”.

Articolo scritto da Silvia Scapin

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