Durante i primi 6 mesi di vita l’alimentazione ideale è costituita essenzialmente ed esclusivamente dal latte materno.
All’età di circa 6 mesi, per la maggior parte dei bambini, si possono cominciare ad introdurre gradualmente le pappe. La quantità di latte materno può lentamente diminuire fino ad arrivare al 70% all’età di un anno, mentre la percentuale di alimenti soffici (che non dovrebbero inizialmente contenere sale) aumenta.
Il momento giusto per iniziare lo svezzamento è determinato da esigenze e caratteristiche individuali d’ogni bambino, così come la fine dell’allattamento. Oggi spesso questi momenti sono stabiliti dalla madre/pediatra per esigenze di lavoro o altro.
Nello svezzamento è importante introdurre un alimento alla volta, per osservare la reazione del sistema digerente dal bambini.
Ricordiamo sempre le sostanze nutritive del latte materno(molto ricco di zuccheri, grassi e proteine), come alimento creato su misura dalla Natura per le esigenze del bambino, è da tali sostanze che dipende totalmente la sua alimentazione; dobbiamo allora fornire un alimento ricco di zuccheri naturali nella loro forma più digeribile. E’ secondo questo criterio che viene formulato il latte di cereali.
Tabella di svezzamento consigliata
(da Martin Halsey)
Come devo nutrire i piccoli?
L’essere umano è un mammifero e come tale nei primi stadi di vita dipende dal latte della madre.
Tipicamente nei primi 6 mesi non solo gli occorre altro cibo e, se sorgono problemi nel bimbo, per migliorarli bisogna agire sulla dieta della madre. Dopo i sei mesi si introducono le prime pappe, ed è a questo punto che tanti problemi della specie hanno inizio. Prima di analizzare le tendenze più comuni, vediamo ciò che sarebbe ideale, cioè le caratteristiche che le prime pappe del bimbo dovrebbero avere e come poi arrivare all’alimentazione dell’adulto.
1. Il primo cibo solido introdotto dovrebbe ricalcare quello che si è mangiato fino a quel momento, cioè il piatto unico costituito dal latte materno. Le prime pappe dovrebbero quindi essere cremose e dolci come il latte.
2. Le prime pappe dovrebbero già contenere gli alimenti più importanti per la dieta dell’essere umano adulto, in modo da abituare il bimbo a quelli alimenti che dovrà poi digerire e metabolizzare per il resto della vita. Si è già visto che i cereali sono più importante per l’essere umano, seguiti dalle verdure, i legumi, gli alimenti di origine animale, la frutta e i semi.
3. La composizione chimica che costituisce il latte materno dovrebbe essere equivalente (o molto simile) al latte per contenuto di sostanze nutritive.
4. Le prime pappe dovrebbero essere facilmente modificabili, per poter gradualmente portare agli schemi dell’alimentazione adulta. Il metodo da adottare è di introdurre un cibo e gradualmente modificarlo finchè l’essere umano mangia cibo per adulti.