Lasagne di barbabietola e agretti al umeboshi
Ciao mondo green, cosa portiamo in tavola questo mese? Finalmente nel pieno della tiepida e fiorita primavera si iniziano i pic-nic domenicali e, in particolare in questo mese iniziano a farsi più colorati e decisamente più ricchi gli odori e i sapori. E allora vediamo cosa portare in tavola, in queste tiepide e gioiose giornate primaverili.
Ravanelli: Questi ortaggi appartengono alla famiglia delle crucifere come i cavoli: cosumati crudi, assumiamo un mix di sostanze antiossidanti, tra cui vitamina A e C e glucofarina, in grado di proteggere le mucose respiratorie dagli agenti inquinanti.
Fave: Sono uno dei pochi legumi che possimao mangiare freschi e crudi, beneficiando di tutte le sue proprietà: tante proteine, zero grassi, molte fibre, ferro, vitamina C e acido folico.
Ortica: Erba infestante e molto difusa. Le proprità sono interessanti: mangiandone un pò tutti i giorni, è una buona fonte di minerali tra cui il ferro, calcio, magnesio e anche silicio, utile per l’elasticità della pelle e dei capelli.
Bruscandoli: I bruscandoli sono i germogli del luppolo selvatico (humulus lupulus L.), spesso conosciuti con il nome di asparagina selvatica perchè assomigliano a degli asparagi selvatici.
Agretti: Si chiamano agretti, ma come molti altri tipi di verdure e ortaggi in varie parti d’Italia sono conosciuti con nomi tipici locali, come ad esempio Barba di Frate; forse perché la evocano, così lunghi, affusolati e raccolti a mazzetti. Ma sono anche noti come senape dei monaci, lischi o roscano. Gli agretti sono ricchi d’acqua e di fibre, quindi hanno un ottimo effetto sulla diuresi e la regolarità intestinale, e possono addirittura risultare lievemente lassativi. Contengono vitamina A, C e vitamine del gruppo B, soprattutto B3. Tra i minerali i più presenti sono potassio, calcio, magnesio e ferro. Oltre alle proprietà diuretiche hanno proprietà depurative, grazie anche all’alta presenza di clorofilla e rimineralizzanti.
Ingredienti
Procedimento
Lavare le barbabietole e tagliarle a fettine alte 3 millimetri
Cucinare a vapore le fettine di barbabietole per 20 minuti e metterle a marinare con un cucchiaio di acidulato di umeboshi.
Bollire dell'acqua con del sale marino integrale
Tagliare la parte bianca degli agretti e sbollentarli per 10 minuti, scolarli e passarli nell'acqua fredda in modo che il colore verde rimanga bello intenso
Tagliare il porro a rondelle e sbollentarli per 5 minuti nella stessa acqua in cui hai cucinato gli agretti
Mettere i ceci a bagno per una notte. Buttare via l'acqua d'ammollo
Sistemare sul fondo di una pentola a pressione l'alga Kombu. Aggiungere i ceci e coprire con acqua fresca fino a tre dita sopra i ceci. Portare ad ebollizione. Togliere la schiuma che si forma, chiudere la pentola e abbassare la fiamma. Cuocere per 1 ora
Salare i ceci e metterli in un frullatore con tutti gli ingredienti sopra indicati, unendo, in caso, un po' d'acqua di cottura fino ad ottenere una consistenza cremosa, ma sufficientemente spessa
Ingredients
Directions
Lavare le barbabietole e tagliarle a fettine alte 3 millimetri
Cucinare a vapore le fettine di barbabietole per 20 minuti e metterle a marinare con un cucchiaio di acidulato di umeboshi.
Bollire dell'acqua con del sale marino integrale
Tagliare la parte bianca degli agretti e sbollentarli per 10 minuti, scolarli e passarli nell'acqua fredda in modo che il colore verde rimanga bello intenso
Tagliare il porro a rondelle e sbollentarli per 5 minuti nella stessa acqua in cui hai cucinato gli agretti
Mettere i ceci a bagno per una notte. Buttare via l'acqua d'ammollo
Sistemare sul fondo di una pentola a pressione l'alga Kombu. Aggiungere i ceci e coprire con acqua fresca fino a tre dita sopra i ceci. Portare ad ebollizione. Togliere la schiuma che si forma, chiudere la pentola e abbassare la fiamma. Cuocere per 1 ora
Salare i ceci e metterli in un frullatore con tutti gli ingredienti sopra indicati, unendo, in caso, un po' d'acqua di cottura fino ad ottenere una consistenza cremosa, ma sufficientemente spessa